La storia parte da una lampada

Questa storia parte da una lampada.

Mi avevano parlato di Manlio come di un geniale artista, ma quando l’ho visto la prima volta mi è sembrato tutto tranne che un artista. I miei pregiudizi su chi potesse vestire i panni dell’artista erano farciti di ricercate acconciature e di depressioni perennemente tatuate in faccia.

Invece Manlio era ed è una persona che, se mi piacesse la parola, definirei “normale”, un po’ anni ’70, ma assolutamente semplice e lineare.

Ed è nella sua linearità che si nasconde la rarità.  

Tra le pieghe dei suoi anni si mostra l’artista che mi ha appassionata a tal punto da adottare il suo progetto e farmene portavoce online attraverso questo sito e i social network.

La sua opera pubblica non ha fame di discussioni, di opinioni, di parti avverse, di chi è a favore e di chi è contro, non si incatena nelle moderne leggi del “se ne parla, dunque è arte”. Le sue lampade riescono a disegnare la luce, a diluirla elegantemente con le ombre che creano, un ballo circoscritto e comprensibile solo a chi non ha bisogno semplicemente di luce, ma di illuminare dei momenti precisi, dei luoghi precisi, dei ricordi precisi, delle sensazioni precise, delle emozioni, dei silenzi. Ecco, dei silenzi.

Una comunicazione analogica e istintiva che richiede un chiassoso silenzio.

La nostra collaborazione è partita da una lampada, di fronte alla bellezza nascosta in un laboratorio sempre dalla parte del tramonto, ho sentito la voglia e il bisogno di portarla fuori e Manlio me ne ha dato l’opportunità.

Mi occupo della comunicazione online mentre lui crea. Siamo in due, io non parlo al suo posto, ma per lui.

Questo spazio del sito servirà per tenere tutti aggiornati sulle novità che riguardano le lampade e le esposizioni cui Manlio parteciperà.

Un saluto,
Francesca Luciani (FranLu)

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